Recentemente, gli NFT sono diventati oggetto di molte discussioni, soprattutto nel campo dell’arte e stanno diventando una vera moda tanto che stanno nascendo molte community e blog sugli NFT.
Cosa sono gli NFT
Ma cos’è un NFT? NFT sta per token non fungibile.
Un oggetto non fungibile è un oggetto unico che non è intercambiabile.
Ad esempio, il denaro è fungibile, si possono scambiare euro o criptovalute, ma un’opera d’arte non è fungibile perché è unica.
Un NFT è un file digitale a cui è stato allegato un certificato digitale di autenticità.
Più precisamente, l’NFT è un token crittografico memorizzato su una blockchain.
Il file digitale da solo è fungibile, che si tratti di una foto, di un video o di altro, l’NFT associato non è fungibile.
Il primo NFT è stato creato nel 2014, ma gli NFT si sono diffusi solo nel 2017, quando la piattaforma Ethereum ha preso piede.
È su questa blockchain che sono nati i progetti CrytoPunks e CryptoKitties (che utilizzano gli NFT).
Nel 2021, l’opera Everydays – The First 5000 Days, dell’artista Mike Winkelmann, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Beeple, è stata venduta per 69,3 milioni di dollari.
È l’opera d’arte digitale più costosa della storia.
A cosa serve un NFT?
Un NFT rende unico un file digitale.
Infatti, quando si acquista un NFT si acquista la proprietà esclusiva dell’opera originale inclusa in quel NFT.
Tuttavia, l’artista conserva i diritti d’autore e di riproduzione.
L’acquirente acquisisce alcuni diritti, come quello di pubblicare l’opera online.
Un NFT può essere associata a:
- una pittura digitale;
- un video, come i video di basket NBA Top Shot;
- un meme;
- una fotografia;
- un oggetto da collezione, come una carta;
- un elemento di videogioco (avatar, skin), come quelli di Cryptokitties;
- un biglietto per un evento, ad esempio un concerto
- un film;
- un brevetto;
- un oggetto virtuale che può essere utilizzato in un mondo virtuale con una cuffia per la realtà virtuale, come ad esempio un paio di scarpe firmate;
- un file audio o addirittura un intero album musicale, come “When you see yourself” del gruppo King of Leon.
Per un artista, un NFT consente di vendere un file digitale come se fosse un’opera fisica.
Per un acquirente, NFT consente di sostenere un artista, di collezionare opere d’arte digitali e di speculare su queste opere.
Blockchain
La blockchain è un tipo di database, ovvero una raccolta di informazioni o dati memorizzati elettronicamente.
A differenza di un database tradizionale, una blockchain è una serie di “blocchi” di dati collegati tra loro.
Questa catena di blocchi crea un libro mastro digitale condiviso (raccolta di dati) che registra le attività e le informazioni all’interno della catena.
Ogni libro mastro della blockchain è memorizzato in tutto il mondo su migliaia di server diversi.
Ciò significa che chiunque nella rete può vedere (e verificare) le voci di tutti gli altri.
Questa tecnologia peer-to-peer e distributed ledger, come viene chiamata, significa che è praticamente impossibile falsificare o alterare i dati di un blocco.
Quindi, per usare la definizione di IBM, la blockchain è un libro mastro condiviso e immutabile (permanente e inalterabile) che facilita il processo di registrazione delle transazioni e la tracciabilità dei beni.
Quando pensiamo agli NFT, queste vengono create su una blockchain e non possono mai essere prelevate da un ecosistema blockchain separato.
Esisteranno su quella blockchain e proveranno l’autenticità del bene acquistato.
Token non fungibili vs criptovalute
È importante distinguere tra criptovalute e token non fungibili.
Sebbene entrambe siano basate sulla tecnologia blockchain, le differenze fondamentali possono aiutarci a capire come funzionano gli NFT.
La differenza principale è che le criptovalute sono fungibili.
È possibile scambiare un bitcoin con un altro bitcoin, ad esempio.
Tuttavia, non è possibile farlo per un NFT.
Un token non fungibile è legato a un particolare asset digitale e non può essere sostituito.